Si tratta di una procedura di chirurgia cosmetica finalizzata ad aumentare il volume del seno e correggere la forma del seno mediante l’inserimento di impianti mammari in modo da ottenere una figura più armoniosa. Le protesi, inserite nel seno, sono composte da un involucro di silicone elastico (elastomero di silicone) con superficie liscia o testurizzata, e da un riempitivo. Si utilizzano solo 2 tipi di riempitivo:
- gel di silicone, che ha una consistenza vicina a quella della ghiandola mammaria, cioè flessibile e coesiva.
- I vantaggi: gli impianti pre-riempiti in gel di silicone hanno una sensazione più naturale e presentano un minor rischio di sgonfiamento o di comparsa di rughe.
- I svantaggi: il gel di silicone non è riassorbibile come la soluzione salina in caso di rottura dell’impianto.
- Salina, che ha una concentrazione simile a quella del corpo umano, a base di acqua e sale, ma ha una consistenza più liquida.
- I vantaggi: le protesi saline hanno la particolarità di essere gonfie una volta inserite nel seno. Il volume è quindi facilmente adattabile all’armonia del corpo durante l’intervento.
- Gli svantaggi: le protesi saline hanno una consistenza meno naturale rispetto alle protesi in gel di silicone pre-riempite e presentano un rischio maggiore di sgonfiarsi nel corso degli anni.
Esistono due forme di protesi mammarie:
- Protesi mammarie rotonde
- I vantaggi: Forniscono molto volume nella parte superiore del seno e quindi rendono il décolleté un effetto piccionaia.
- I svantaggi: Possono essere più visibili nel décolleté, soprattutto quando il volume del seno all’inizio è basso.
- Protesi anatomiche, note come “a goccia”
- I vantaggi: forniscono un effetto più naturale grazie alla loro forma a pera e alla loro consistenza, che può essere solo di gel di silicone.
- Il lato negativo: rispetto alle protesi rotonde hanno un rischio di rotazione (che può quindi modificare la qualità della curva).
Che siano riempite di gel di silicone o di soluzione salina, le protesi mammarie possono essere conservate per anni molto lunghi. A meno che una complicazione non porti il chirurgo a sostituire o rimuovere le protesi, queste non hanno un limite di durata.
Indicazioni
Ipotrofia mammaria
L’ipotrofia mammaria (o ipoplasia mammaria) corrisponde a uno sviluppo insufficiente del seno di una donna, rispetto alla sua morfologia. Si tratta di un’anomalia di volume che può essere corretta mediante l’aumento del seno con protesi o impianti.
Aplasia mammaria
L’aplasia mammaria si riferisce alla completa assenza del seno di una donna, dovuta a un difetto completo nello sviluppo della ghiandola mammaria. Questa anomalia di volume può anche essere una delle conseguenze di malformazioni mammarie come la sindrome di Poland, una malattia orfana la cui malformazione estetica richiede la ricostruzione del seno nelle donne, in particolare tramite protesi. A seconda dei casi, può essere richiesta la copertura previdenziale.
Ptosi mammaria
La ptosi mammaria o “seno cadente” rappresenta un cedimento della ghiandola mammaria e della pelle. Quando è associata a ipotrofia, cioè quando il volume del seno è insufficiente, può essere corretta con l’applicazione di protesi. Anche se può verificarsi all’inizio della pubertà, la ptosi mammaria si manifesta più spesso dopo la gravidanza e l’allattamento o dopo la perdita di peso. Una ptosi mammaria moderata con ipotrofia può verificarsi nelle prime fasi della gravidanza.